La Fondazione Inclusione Salute e Cura Roma Litorale, per trasformazione di Anffas Ostia Onlus del 31 ottobre 2020, è il primo e più antico centro accreditato ex art 26 legge 833/1978 –, definitivamente con il DCA U00440/2013 del 30.10.2013 come integrato e rettificato dal DCA U00467/2013 del 21.11.2013, nell’intero litorale di Roma Capitale. la Fondazione Roma Litorale si è dotata di medici specialisti nei settori dell’infettivologia, della fisiatria, della neurologia, della neuropsichiatria infantile, della neurofisiologia, psichiatria; riabilitatori specialisti logopedisti, psicomotricisti dell’età evolutiva, fisioterapisti (abilitati anche all’idrokinesiterapia), riabilitatori psichiatrici e terapisti occupazionali, con qualifiche ampie e diversificate; psicoterapeuti e psicologi. La Fondazione eroga dal 2007, eroga in accreditamento, anche prestazioni altamente specializzate per Autismo tra le più moderne d’Italia,  anticipatorie delle Linee Guida ISS, in essere ormai da alcuni anni. Pertanto sarà possibile trovare presso la struttura Neuropsichiatri, Supervisor, Psicoterapeuti ed in generale personale della riabilitazione con competenze certificate anche per ABA e similari. IL PRINCIPIO BASE è QUELLO DI OPERARE SPECIALIZZANDO GLI INTERVENTI SUGLI EFFETTIVI BISOGNI DELLA PERSONA, SENZA EROGAZIONE FIDEISTICA DI TRATTAMENTI STANDARDIZZATI O PREDETERMINATI.

La Fondazione ISC Roma Litorale è accreditata con la Regione Lazio per 270 TRATTAMENTI IN REGIME NON RESIDENZIALE, di cui: 207 in trattamento estensivo e 63 in trattamento di mantenimento. OPERA IN SETTING AMBULATORIALI, DOMICILIARI O SCOLASTICI A SECONDA DELLA PRESTAZIONE DA EROGARE

 

Trattamenti ordinari riabilitativi:

– interventi cognitivo comportamentali

– interventi educativi

– logoterapia

– neuropsicomotricità

– psicoterapia

– riabilitazione neuromotoria

– riabilitazione psichiatrica

– terapia occupazionale

– Bimodale

– comunicazione aumentativa alternativa

– interventi educativi specialistivi per adulti tra i 18 ed i 30 anni

– interventi per disturbi generalizzati dello sviluppo DGS

– LIS (Linguaggio internazionale dei Segni)

– counseling e parent training

– terapia cognitivo-comportamentale

 

Ad oggi la struttura si fregia dei seguenti professionisti di area clinica, riabilitativa e sociale:
– 1 fisiatra
– 1 internista specializzato in malattie infettive
– 1 neurologo
– 1 neurofisiologo
– 2 neuropsichiatri infantili
– 3 assistenti sociali
– Psicologi/Psicoterapeuti per bambini ed adulti
– Tecnici della riabilitazione in tutte le discipline previste dalla normativa vigente

 

PRESTAZIONI PER DGS (AUTISMI) – DESCRIZIONE DEI PROTOCOLLI UTILIZZATI PRIMA DELLE LINEE GUIDA ISS PER AUTISMO, DESCRIZIONE NUMERO E TIPOLOGIE DI SCUOLE CON CUI SI COLLABORA. PROCESSI E SERVIZI NEL PASSAGGIO DALL’ETA’ EVOLUTIVA ALL’ETA’ ADULTA – PROCESSI E INSERIMENTO LAVORATIVO.
Dal febbraio 2007 il Progetto autismo diventa operativo con Anffas Ostia Onlus in regime di accreditamento ex art. 26 L. 833/1978, nel Lazio.
L’utilizzo di tecniche cognitivo-comportamentali, ad ampliare e pian piano completare e/o sostituire le altre metodologie validate scientificamente nel periodo, associate una formazione costante e incentrata sul potenziamento delle nuove conoscenze in ambito scientifico, nonché processi strutturati in forte condivisione con la Asl Roma 3 già D, le scuole e la famiglia, assieme alla durata settimanale degli interventi stessi, segnano un sistema del tutto nuovo e diverso per la presa in carico delle Persone con autismo.
In questo primo periodo è stato possibile offrire a 30 minori con patologia autistica un intervento riabilitativo di tipo non residenziale domiciliare, estensivo elevato, per 10 ore settimanali in accreditamento con il SSR.
L’Utenza comprendeva:
11 bambini tra i 4 e i 7 anni;
10 bambini tra i 7 e i 12 anni;
9 bambini tra i 13 e i 17 anni.
L’inziale composizione dell’équipe multidisciplinare era la seguente:
• Neuropsichiatra infantile
• Coordinatore del servizio
• Terapisti (esperti ABA – Teach – tecniche cognitivo comportamentale, tra psicologi/psicoterapeuti, educatori professionali).
In considerazione dei dati positivi molto incoraggianti sia dal punto familiare, che delle acquisizioni delle autonomie da parte dei bambini, nonché il proficuo aiuto ricevuto dagli insegnanti, il progetto è oggetto di forti investimenti in termini di risorse umane e collaborazioni, in condivisione totale con la Asl Roma D relativamente a metodi e procedure innovative.
I PROTOCOLLI CON LE SCUOLE:
L’organizzazione iniziale viene implementato con la strutturazione di piani di intervento individuali che rappresentano veri e propri progetti modulati sulle effettive esigenze della Persona e sulle proprie specifiche capacità residue.  Attraverso l’ideazione di protocolli ad hoc, si intensificano le prestazioni in setting scolastico in quanto chiaramente produttivi di migliori risultati rispetto a qualsiasi altra attività ambulatoriale/domiciliare. Tale strumento assumerà ancor più forza con l’entrata in vigore del DCA U0039/2012, regolante le prestazioni riabilitative a scuola con chiaro e assoluto divieto per attività motorie. La metodologia organizzativa che il progetto prevede, poggia innanzitutto sulla condivisione del piano individuale per ogni Persona presa in carico il più precocemente possibile, tra Asl/altri enti invianti e la Fondazione Roma Litorale, quale centro accreditato.
La presa in carico è strutturata per l’intero anno solare, salvo una piccola pausa estiva, al fine di dare maggiora costanza e intensità agli interventi.
Protocolli interni utilizzati ante linee guida ISS:
• approfondimento e monitoraggio dei singoli progetti clinici ed il quadro generale dei soggetti coinvolti, al fine di monitorare e verificare nel breve e nel lungo-periodo l’iter terapeutico e i singoli progetti analizzando le singole criticità;
• Calendarizzazione degli incontri tra responsabile medico della Fondazione e responsabile ASL Roma D per ottimizzare il coordinamento e il monitoraggio dei singoli progetti individualizzati con discussione e chiarimento di eventuali modifiche del progetto;
• Riunioni di Equipe interne con tutti gli operatori coinvolti;
• Risoluzione di problematiche logistiche e rispetto delle singole necessità degli utenti;
• Aiuto e sostegno nel disbrigo delle pratiche burocratiche (ove richiesto);
• Partecipazione e organizzazione di riunioni cliniche con referente Asl Roma D;
• Organizzazione dei GlhO;
• Confronto e discussione clinica con referente Asl Roma D per valutazione clinica dei singoli utenti;
• Controllo con monitoraggio e supervisione da parte del referente / professionisti sia della ASL Roma D sui terapisti della Fondazione riguardo i singoli utenti e gruppi omogenei di utenti; tali incontri sono orientati allo sviluppo di una linea terapeutica efficace e omogenea nel rispetto delle linee guida internazionali, riducendo le interferenze esterne ai singoli progetti.
• Avvio di convenzioni e tirocini con le scuole di psicoterapia che formano professionisti di settore, specializzati in sistemi ABA ecc (vedi Ist. Walden, Beck ecc).
Il coordinamento interno, in questa fase prevede:
• supervisori di II livello: coordinatore di area assistenziale (assistente sociale supportata da un sociologo) e uno di area sociosanitaria (Neuropsichatra e/o psichiatra);
Direttamente per e con gli Utenti operano:
• psicologi, educatori professionali e logopedisti specializzati in modalità cognitivo-comportamentali,
• AEC presso le scuole o il domicilio.
Dal 2013 al 2014 il numero dei bambini in carico è di  33 .
Dal 28 febbraio 2014 al 16 novembre 2015 sono inseriti 5 ragazzi arrivando così a 38.
2016. Verso l’età adulta.
A seguito del progressivo spostamento di 8 ragazzi verso i servizi ex art 26 specifici per autismo nell’età adulta (nds “progetto educatori” Anffas Ostia, progetti di natura educativa, psicoeducativa e di tirocinio protetto) oppure direttamente con inserimento nell’agenzia lavoro specializzata L. 67/2006 di Anffas Ostia, permangono da un lato in carico 30 ragazzi nei servizi per autismo dell’età evolutiva e dall’altro si sviluppa e sperimenta la fondamentale attività di passaggio tra età evolutiva e adulta.
PROTOCOLLI INTERNI UTILIZZATI DALLA VIUGENZA DELLE LINEE GUIDA ISS:
Le linee guida dell’ISS in materia di Disturbi dello Spettro Autistico definiscono la necessità di una diagnosi precoce a cui segua l’inizio tempestivo del trattamento riabilitativo. L’intervento deve essere condiviso con i referenti familiari (terapia domiciliare, parent training) affinché il bambino/la bambina sviluppi una comunicazione sociale funzionale con i caregivers a sostegno della capacità di condivisione e delle autonomie personali. Il trattamento deve, altresì, coinvolgere i referenti della scuola e i compagni proprio perché il deficit comportamentale inficia la possibilità di comunicazione e condivisione con i pari.
 Il gruppo classe spesso rappresenta, per il minore con disturbo dello spettro autistico, l’unica o la principale occasione di relazionarsi con i pari, sia per condividere attività che per osservare, imitare, acquisire un modello corretto di comportamento, di uso degli oggetti, di esecuzione di azioni richieste. La scuola è, quindi, l’ambiente privilegiato per organizzare attività in piccolo gruppo attraverso le quali sviluppare la capacità di comunicazione sociale e condivisione.
La Fondazione si è resa fedele interprete delle linee guida nell’attivare interventi educativi specifici per i bambini con Disturbi dello Spettro Autistico, come già detto, sempre attraverso personale specializzato: educatori professionali e psicologi, con preparazione specifica in ambito comportamentale, si prendono cura di loro, erogando terapia cognitiva/neuropsicologica in regime individuale domiciliare, con modalità estensiva, nel contesto familiare e/o scolastico.
Il trattamento riabilitativo erogato dagli operatori della Fondazione è organizzato attraverso tecniche comportamentali mutuate dagli interventi con metodo ABA e TEACCH, tra i più studiati e ritenuti attualmente più efficaci per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico. Su ogni singolo paziente, gli operatori vengono supervisionati periodicamente dallo Psicologo Supervisore, al fine di aggiornare gli obiettivi terapeutici, in accordo con il Medico Responsabile, e di modificare le modalità di erogazione del trattamento, attraverso le strategie comportamentali più adeguate.
Nell’ambito domiciliare (residuale) l’operatore garantisce l’erogazione della terapia riabilitativa in un contesto ecologico, al fine di favorire la generalizzazione delle competenze; si affianca al genitore nella proposta di attività di gioco condiviso, per sostenere il genitore nell’acquisizione di strategie educative funzionali, coerenti ed efficaci al superamento del deficit della comunicazione sociale e all’ampliamento dei pattern comportamentali/d’interesse; fornisce alla famiglia strumenti utili (organizzazione del setting, strutturazione dell’ambiente, organizzazione delle attività e dei materiali di lavoro).
Per la maggior parte degli utenti, gli accessi di intervento riabilitativo sono erogati anche e soprattutto nel contesto scolastico: gli operatori (psicologi, educatori professionali, terapisti) propongono operativamente ed in modo integrato una metodologia chiara e funzionale degli interventi, al fine di coinvolgere soprattutto l’insegnante di sostegno e tutto il gruppo classe, per quanto possibile, nel massimo rispetto delle programmazioni didattiche in itinere.L’intervento riabilitativo si svolge in orario scolastico, per un numero di ore settimanali e con orario giornaliero da concordare con la famiglia e gli insegnanti. L’intervento dell’operatore specializzato all’interno della classe dovrà prevedere la co-presenza del docente di classe e dell’insegnante di sostegno e/o dell’AEC.
Dopo una prima fase di osservazione/valutazione, gli obiettivi e i metodi del progetto riabilitativo sono illustrati e discussi in sede di GLHO alla presenza del neuropsichiatra Asl (previsto da normativa), dei familiari, degli insegnanti e dell’equipe della Fondazione, al fine di fornire agli insegnanti valide e concrete indicazioni per l’elaborazione di proposta didattico-educative appropriate alle specifiche caratteristiche dell’utente; l’operatore potrà inoltre proporre valide attività per mediare le relazioni sociali con i coetanei, al fine di favorire l’inclusione dell’utente nel contesto classe e sostenere nel gruppo classe un’accettazione quanto più serena e consapevole della disabilità.
2018 ANFFAS OSTIA ISTITUZIONALIZZA L’AREA AUTISMO – NASCE IL DIPARTIMENTO AUTISMO DELLA Fondazione Roma Litorale
A seguito della definitiva consacrazione del “progetto”, da gennaio 2017 la Fondazione ha  avviato quello che è stato internamente denominato “Dipartimento Autismo”, all’interno dei servizi erogati in regime ex art. 26 di accreditamento con il SSR, procedendo in corso di anno a prendere in carico 60 minori (nel rispetto degli accordi di cui alla delibera del Commissario Straordinario Asl Roma 3, n. 1003 del 30.12.2016). Nello stesso periodo sono state peraltro dimesse altre Persone per cambio domicilio o per il compimento del diciottesimo anno di età (ndr vedi sopra).
Da gennaio 2018 ad oggi il numero delle Persone inserite nel progetto è rimasto invariato
L’attuale composizione dell’équipe multidisciplinare è la seguente:
• Neuropsichiatra infantile
• Supervisore dei terapisti
• Coordinatore del servizio
• Terapisti (esperti ABA – Teach – tecniche cognitivo comportamentale, tra psicologi/psicoterapeuti, educatori professionali, logopedisti e neuropsicomotricisti dell’età evolutiva).
Le Persone in cura e carico seguite nel “Dipartimento Autismo”, usufruiscono inoltre di interventi per la maggior parte ad impegno elevato (10 accessi settimanali) o medio (6 accessi settimanali) (solo il 10% degli utenti sono ad impegno lieve), secondo un criterio clinico di gravità e al fine di garantire un intervento sufficientemente frequente ed intensivo, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il protocollo attuale, oltre quanto sopra espresso, è il seguente:
Nel corso di ogni singolo PRI, della durata in genere di 180 gg, si prevede la valutazione clinica per il follow-up semestrale ed aggiornamento degli obiettivi di trattamento attraverso strumenti standardizzati:
• Presa in carico globale della persona con disturbi dello spettro autistico e della famiglia;
• LEITER – R test Completamente non verbale; è un test per la misura del QI e dell’abilità cognitiva particolarmente adatto ai bambini e adolescenti, da 2 a 20 anni, somministrato dalla Neuropsichiatra infantile;
• VABS – per la valutazione del funzionamento adattivo: Scale Vineland per il Comportamento Adattivo – Vineland Adaptive Behaviour Scales. Sparrow, Balla, Cicchetti, 1984; tale scala valuta l’autonomia personale e la responsabilità sociale degli individui dai 6 ai 60 anni, attraverso un’intervista somministrata ai familiari dal Supervisore dei terapisti
• per la valutazione funzionale dei bambini in età prescolare e/o nella prima età scolare: scala PEP-3 Psychoeducational Profile – Third Edition Eric Schopler, Margaret D. Lansing, Robert J. Reichler, Lee M. Marcus; la PEP3 valuta la disomogeneità di apprendimento, i punti di forza e di debolezza e le disabilità di sviluppo correlate in bambini con autismo e disturbi pervasivi somministrata dal Supervisore dei terapisti
• Secondo l’esigenza clinica, è previsto l’assessment cognitivo.
• riunione d’équipe per la strutturazione del progetto individuale;
• Restituzione ai familiari dell’esito dei test con relazione clinica;
• svolgimento delle relazioni finali ed iniziali da parte dei Terapisti, che attualmente devono anche compilare l’”ABC comportamenti problema”(griglia) e la diaria da compilare al termine di ogni intervento;
• l’organizzazione di due GLH – operativi durante l’anno scolastico,
• la compilazione di fogli firma e diarie da parte dei Terapisti,
• le supervisioni dei terapisti
• le riunioni d’équipe
• il counseling del Medico Responsabile
• NB: IL DIRITTO DI SCELTA DELLA PERSONA IN CURA E CARICO è BASE DI OGNI PROCESSO DECISIONALE.
Scuole Partner
Nel rispetto delle linee guida ISS, si è riconosciuta la scuola quale setting privilegiato per lo svolgimento di interventi psicoeducativi cognitivo-comportamentali per bimbi con autismo. Sin dalla fase sperimentale la Fondazione, come sopra già espresso e chiarito, ha affermato l’importanza di tale setting per il raggiungimento degli obiettivi progettuali, richiedendo costantemente alle scuole collaborazione e processi utili anche al gruppo classe. Attualmente il 70% delle prestazioni settimanali circa è erogato in tale setting.
Gli Istituti Comprensivi interessati sul litorale di Roma e Fiumicino (primarie e secondarie di primo grado) che hanno collaborato e/o collaborano sono stati e sono:
Tacito Guareschi
Mar Rosso (ex Vivaldi)
Calderini Tuccimei
Alessandro Magno
Mozart
C. Colombo
G. P. II
Pegaso
Istituti comprensivi: Scuole secondarie di secondo grado
Istituto Tecnico Carlo Urbani
Liceo Anco Marzio
Liceo Enriques
Istituto alberghiero Elsa Morante
Istituto Agrario G. Garibaldi
Scuole materne
Gli Eucalipti
Stelle Nascenti
Pegaso
Il giardino delle idee
La scuola comunale di Roma “Noi Arcobaleno” ed il “Pineto”.