– La promozione di processi di integrazione scolastica di alunni con temporanea o permanente limitazione dell’autonomia;
– L’individuazione e la sperimentazione tra tutti i nodi della rete coinvolti nel progetto unitario per ciascun alunno con disabilità e, nello specifico, da parte della Commissione Tecnica Integrata, appositamente nominata da parte del Municipio Roma X per le scuole di sua competenza, di idee innovative di servizio, osservazioni e spunti sulla rilevazione del bisogno e sulle modalità di raggiungimento dei risultati, la cura dei rapporti all’interno della rete/équipe di lavoro e all’esterno della rete verso il territorio, in virtù delle proprie specifiche competenze, capacità di concertazione ed esperienza professionale;
– L’aggiornamento, la formazione e la supervisione del personale impiegato nel Servizio di assistenza scolastica, mediante incontri periodici e soprattutto attraverso l’effettuazione di specifici corsi di formazione e aggiornamento del personale da parte della Fondazione.
Per quanto descritto fondamentale risulta essere la collaborazione tra istituzione scolastica, istituzione municipale e sanitaria, équipe multidisciplinare dell’ente gestore individuato per il servizio e le famiglie, quale risorsa fondamentale per la conoscenza delle necessità e delle caratteristiche del proprio congiunto e per la continuità ed efficacia del progetto socio-educativo scolastico anche al di fuori di tale contesto.
Risulta, comunque, importante sottolineare che i referenti ultimi di questo processo inclusivo, che investe necessariamente tutti gli attori coinvolti e appena ricordati, ha il suo riferimento ultimo nelle disposizioni ufficiali del Servizio Sociale del Municipio di riferimento e della singola Istituzione scolastica, che ha il dovere di accogliere l’alunno con disabilità e provvedere a disporre ed organizzare, per le sue competenze, relativamente alle necessità e bisogni specifici dei singoli alunni, affinché venga garantito loro il diritto costituzionale allo studio, all’integrazione e alla socializzazione.
Si sottolinea, inoltre, che il ruolo fondamentale del personale aec/assistente specialistico è appunto quello di cooperare e collaborare con gli insegnanti di classe e con gli insegnanti di sostegno, responsabili del processo di inclusione scolastica, per la piena efficacia ed efficienza degli interventi oggetto del presente servizio.
Ad ogni buon fine si ricorda che le attività del servizio di assistenza scolastica da parte del personale aec/assistente specialistico sono interventi di primo livello non di natura specialistica – sociosanitaria.
A tale personale non compete, dunque, da accreditamento comunale e municipale ad esempio l’assistenza infermieristica e/o la somministrazione di farmaci per i quali il singolo Coordinatore/Dirigente Scolastico dovrà regolarsi sulla base delle linee guida e degli indirizzi del Ministero della Pubblica Istruzione emanati a tal riguardo.
Per quanto riguarda le scuole superiori il Dirigente Scolastico dovrà predisporre tutta la documentazione e la progettazione relativa al servizio di assistenza specialistica e inviarla ai competenti Uffici della Provincia di Roma per poi provvedere, ottenuto il finanziamento alla stipula della convenzione con la Fondazione sulla base del monte ore settimanali finanziato. Si precisa che i genitori dell’alunno con disabilità (o coloro che ne facciano le veci) dovranno presentare al Coordinatore/Dirigente Scolastico insieme alla certificazione sopra ricordata, anche copia di ogni altra documentazione attestante lo stato di handicap che risulti utile per la definizione del Progetto Educativo Individuale (PEI) ovvero il CIS, in cui sono descritti tutti gli interventi, integrati tra loro, per la piena realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione dell’alunno. Nello specifico nel PEI vengono individuati gli obiettivi, le strategie operative, le attività e i contenuti, i metodi e gli strumenti, le risorse professionali e tecnologiche.