A CHI È RIVOLTO
È un servizio rivolto ad alunni con disabilità residenti nel X Municipio del Comune di Roma frequentanti la scuola materna, primaria o secondaria di primo o secondo grado, che presentino una minorazione fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che sia causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione (art. 3 comma 1 legge 104/92).
In particolare, il servizio si rivolge ad alunni svantaggiati in situazioni di disabilità intellettiva e/o relazionale e alle loro famiglie, secondo l’art. 3 dello Statuto la Fondazione Roma Litorale, con lo scopo di offrire specifici interventi di natura socio-assistenziale e socio-educativa che possano consentire un miglioramento della qualità di vita della persona con disabilità nella scuola.
In particolare, il servizio si rivolge ad alunni svantaggiati in situazioni di disabilità intellettiva e/o relazionale e alle loro famiglie, secondo l’art. 3 dello Statuto la Fondazione Roma Litorale, con lo scopo di offrire specifici interventi di natura socio-assistenziale e socio-educativa che possano consentire un miglioramento della qualità di vita della persona con disabilità nella scuola.
Si precisa che nell’ambito del Servizio di Assistenza Educativa e Culturale (A.E.C.) per le scuole materne, primarie e secondarie di primo grado la competenza è del Comune di Roma, che gestisce nei rispettivi Municipi tale servizio in accreditamento con gli enti gestori territoriali, mentre nelle scuole secondarie di secondo grado l’obbligo dell’inserimento di tale figura, denominata assistente specialistico, grava, invece, sulle Province (D.L.vo 112/98 e s.m.i.), che erogano finanziamenti ai singoli istituti scolastici.
A tal riguardo si informa, infatti, che la Fondazione Roma Litorale stipula ogni anno convenzioni di natura privata con le singole scuole superiori interessate.
A tal riguardo si informa, infatti, che la Fondazione Roma Litorale stipula ogni anno convenzioni di natura privata con le singole scuole superiori interessate.
COME SI ACCEDE
La domanda di accesso al servizio deve essere inoltrata direttamente dai familiari al Coordinatore/Dirigente Scolastico dell’istituto frequentato dal proprio congiunto al momento della pre-iscrizione, mediante presentazione della certificazione di alunno in stato di disabilità e della richiesta di attivazione del servizio da parte del Medico Neuropsichiatra Infantile della struttura pubblica o di un Ente Accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, ex art. 26 L 833/78. Certificazione amministrativo-sanitaria che deve essere, comunque, presentata dai familiari alla scuola ogni anno entro la primavera antecedente l’inizio dell’anno scolastico interessato dal servizio.
COSA OFFRE
Gli interventi realizzati dall’aec/assistente specialistico devono essere contestualizzati rispetto alle necessità del singolo alunno con disabilità e realizzati tenendo conto di quanto predisposto all’interno del singolo Progetto Educativo Individualizzato.
Tra le tante attività ricordiamo:
– Partecipazione alle attività di programmazione e collaborazione con i docenti curriculari e di sostegno;
– Partecipazione ai GLH-Istituto e ai GLH-Operativi realizzati nel corso dell’anno scolastico;
– Attività di collaborazione e supporto nell’organizzazione e nello svolgimento delle attività didattico/formativa/educativa interne ed esterne alla scuola come le visite guidate e le gite scolastiche – ad esempio-;
– Assistenza nello svolgimento delle azioni scolastiche quotidiane, finalizzata al raggiungimento della migliore autonomia possibile, ad esempio nell’alimentazione, nell’igiene personale, nell’orientamento e negli spostamenti, ecc.;
– Vigilanza, accompagnamento e assistenza nei servizi igienico-sanitari in collaborazione con il personale ATA individuato dal Coordinatore/Dirigente scolastico;
– Vigilanza, accompagnamento e ausilio nella consumazione dei pasti in collaborazione con il personale ATA individuato dal Coordinatore/Dirigente scolastico;
– Collaborazione agli interventi educativo-didattici nell’ambito del programma stabilito per ciascun alunno con disabilità.
Tra le tante attività ricordiamo:
– Partecipazione alle attività di programmazione e collaborazione con i docenti curriculari e di sostegno;
– Partecipazione ai GLH-Istituto e ai GLH-Operativi realizzati nel corso dell’anno scolastico;
– Attività di collaborazione e supporto nell’organizzazione e nello svolgimento delle attività didattico/formativa/educativa interne ed esterne alla scuola come le visite guidate e le gite scolastiche – ad esempio-;
– Assistenza nello svolgimento delle azioni scolastiche quotidiane, finalizzata al raggiungimento della migliore autonomia possibile, ad esempio nell’alimentazione, nell’igiene personale, nell’orientamento e negli spostamenti, ecc.;
– Vigilanza, accompagnamento e assistenza nei servizi igienico-sanitari in collaborazione con il personale ATA individuato dal Coordinatore/Dirigente scolastico;
– Vigilanza, accompagnamento e ausilio nella consumazione dei pasti in collaborazione con il personale ATA individuato dal Coordinatore/Dirigente scolastico;
– Collaborazione agli interventi educativo-didattici nell’ambito del programma stabilito per ciascun alunno con disabilità.
Si precisa che la partecipazione degli operatori ai GLH-O e al GLH-I avverrà sempre congiuntamente con la partecipazione di uno dei membri dell’équipe multidisciplinare Anffas Ostia, composta da Assistenti sociali, Neuropsichiatri Infantili, Psicologi, Pedagogisti e al bisogno anche da altri Medici Specialistici per una effettiva presa in carico globale.
È dunque fondamentale che il Coordinatore/Dirigente Scolastico organizzi con una precisa periodicità sia il GLH d’Istituto, che ha compiti di organizzazione generale e indirizzo, che il GLH Operativo sul singolo alunno con disabilità con finalità tecnico operative. Il gruppo di lavoro handicap operativo (GLH – O) ha, inoltre, il compito di predisporre il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individuale anche al fine di creare organicità e unicità tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione del progetto di vita dell’alunno. I GLH – Operativi devono essere organizzati almeno due volte nel corso di ciascun anno scolastico.
È dunque fondamentale che il Coordinatore/Dirigente Scolastico organizzi con una precisa periodicità sia il GLH d’Istituto, che ha compiti di organizzazione generale e indirizzo, che il GLH Operativo sul singolo alunno con disabilità con finalità tecnico operative. Il gruppo di lavoro handicap operativo (GLH – O) ha, inoltre, il compito di predisporre il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individuale anche al fine di creare organicità e unicità tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione del progetto di vita dell’alunno. I GLH – Operativi devono essere organizzati almeno due volte nel corso di ciascun anno scolastico.
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
La finalità ultima del servizio di assistenza scolastica è, dunque, quella di garantire l’esigibilità del diritto costituzionale allo studio e alle pari opportunità, migliorando la qualità della vita degli alunni con disabilità nella scuola. Obiettivi prioritari degli interventi e delle attività sono conseguentemente:
– La promozione di processi di integrazione scolastica di alunni con temporanea o permanente limitazione dell’autonomia;
– L’individuazione e la sperimentazione tra tutti i nodi della rete coinvolti nel progetto unitario per ciascun alunno con disabilità e, nello specifico, da parte della Commissione Tecnica Integrata, appositamente nominata da parte del Municipio Roma X per le scuole di sua competenza, di idee innovative di servizio, osservazioni e spunti sulla rilevazione del bisogno e sulle modalità di raggiungimento dei risultati, la cura dei rapporti all’interno della rete/équipe di lavoro e all’esterno della rete verso il territorio, in virtù delle proprie specifiche competenze, capacità di concertazione ed esperienza professionale;
– L’aggiornamento, la formazione e la supervisione del personale impiegato nel Servizio di assistenza scolastica, mediante incontri periodici e soprattutto attraverso l’effettuazione di specifici corsi di formazione e aggiornamento del personale da parte della Fondazione.
– La promozione di processi di integrazione scolastica di alunni con temporanea o permanente limitazione dell’autonomia;
– L’individuazione e la sperimentazione tra tutti i nodi della rete coinvolti nel progetto unitario per ciascun alunno con disabilità e, nello specifico, da parte della Commissione Tecnica Integrata, appositamente nominata da parte del Municipio Roma X per le scuole di sua competenza, di idee innovative di servizio, osservazioni e spunti sulla rilevazione del bisogno e sulle modalità di raggiungimento dei risultati, la cura dei rapporti all’interno della rete/équipe di lavoro e all’esterno della rete verso il territorio, in virtù delle proprie specifiche competenze, capacità di concertazione ed esperienza professionale;
– L’aggiornamento, la formazione e la supervisione del personale impiegato nel Servizio di assistenza scolastica, mediante incontri periodici e soprattutto attraverso l’effettuazione di specifici corsi di formazione e aggiornamento del personale da parte della Fondazione.
Con questo servizio la Fondazione Roma Litorale vuole, dunque, contribuire ad accrescere la qualità dell’integrazione scolastica attraverso la creazione di un gruppo di persone “esperto” nel campo della disabilità che collaborino tra di loro senza disperdere energie in inutili e dannosi conflitti e/o contrapposizioni e si riconoscano contitolari del percorso educativo-formativo- inclusivo dell’alunno per accompagnarlo fino alla consapevolezza delle proprie capacità, a credere in se stesso e ad aumentare la sua autostima, ad avere fiducia nei compagni e negli adulti.
Per quanto descritto fondamentale risulta essere la collaborazione tra istituzione scolastica, istituzione municipale e sanitaria, équipe multidisciplinare dell’ente gestore individuato per il servizio e le famiglie, quale risorsa fondamentale per la conoscenza delle necessità e delle caratteristiche del proprio congiunto e per la continuità ed efficacia del progetto socio-educativo scolastico anche al di fuori di tale contesto.
Risulta, comunque, importante sottolineare che i referenti ultimi di questo processo inclusivo, che investe necessariamente tutti gli attori coinvolti e appena ricordati, ha il suo riferimento ultimo nelle disposizioni ufficiali del Servizio Sociale del Municipio di riferimento e della singola Istituzione scolastica, che ha il dovere di accogliere l’alunno con disabilità e provvedere a disporre ed organizzare, per le sue competenze, relativamente alle necessità e bisogni specifici dei singoli alunni, affinché venga garantito loro il diritto costituzionale allo studio, all’integrazione e alla socializzazione.
Si sottolinea, inoltre, che il ruolo fondamentale del personale aec/assistente specialistico è appunto quello di cooperare e collaborare con gli insegnanti di classe e con gli insegnanti di sostegno, responsabili del processo di inclusione scolastica, per la piena efficacia ed efficienza degli interventi oggetto del presente servizio.
Ad ogni buon fine si ricorda che le attività del servizio di assistenza scolastica da parte del personale aec/assistente specialistico sono interventi di primo livello non di natura specialistica – sociosanitaria.
A tale personale non compete, dunque, da accreditamento comunale e municipale ad esempio l’assistenza infermieristica e/o la somministrazione di farmaci per i quali il singolo Coordinatore/Dirigente Scolastico dovrà regolarsi sulla base delle linee guida e degli indirizzi del Ministero della Pubblica Istruzione emanati a tal riguardo.
Per quanto descritto fondamentale risulta essere la collaborazione tra istituzione scolastica, istituzione municipale e sanitaria, équipe multidisciplinare dell’ente gestore individuato per il servizio e le famiglie, quale risorsa fondamentale per la conoscenza delle necessità e delle caratteristiche del proprio congiunto e per la continuità ed efficacia del progetto socio-educativo scolastico anche al di fuori di tale contesto.
Risulta, comunque, importante sottolineare che i referenti ultimi di questo processo inclusivo, che investe necessariamente tutti gli attori coinvolti e appena ricordati, ha il suo riferimento ultimo nelle disposizioni ufficiali del Servizio Sociale del Municipio di riferimento e della singola Istituzione scolastica, che ha il dovere di accogliere l’alunno con disabilità e provvedere a disporre ed organizzare, per le sue competenze, relativamente alle necessità e bisogni specifici dei singoli alunni, affinché venga garantito loro il diritto costituzionale allo studio, all’integrazione e alla socializzazione.
Si sottolinea, inoltre, che il ruolo fondamentale del personale aec/assistente specialistico è appunto quello di cooperare e collaborare con gli insegnanti di classe e con gli insegnanti di sostegno, responsabili del processo di inclusione scolastica, per la piena efficacia ed efficienza degli interventi oggetto del presente servizio.
Ad ogni buon fine si ricorda che le attività del servizio di assistenza scolastica da parte del personale aec/assistente specialistico sono interventi di primo livello non di natura specialistica – sociosanitaria.
A tale personale non compete, dunque, da accreditamento comunale e municipale ad esempio l’assistenza infermieristica e/o la somministrazione di farmaci per i quali il singolo Coordinatore/Dirigente Scolastico dovrà regolarsi sulla base delle linee guida e degli indirizzi del Ministero della Pubblica Istruzione emanati a tal riguardo.